Un poeta cileno amato in tutto il mondo per la sua sensibilità e delicatezza nel descrivere ogni periodo del’anno, ogni luogo o sensazione umana riuscendo a far immedesimare davvero tutti. Pablo Neruda, nonostante sia morto già dal 1973 non è mai stato dimenticato del tutto e non solo da chi ama la poesia. Il suo talento non è stato riconosciuto soltanto dopo la sua scomparsa, ma da tempo ormai viene considerato come una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea.Il nome completo dell’artista in realtà era Neftalí Ricardo Reyes Basoalto (per esteso, Ricardo Eliezer – o Eliecer – Neftalí Reyes Basoalto). Tuttavia si faceva chiamare Pablo Neruda da tanto tempo e, alla fine, riuscì persino a farselo riconoscere come nome pure a livello legale.
Tra le sue poesie se ne ricorda in particolare una che si intitola il Giorno di Capodanno che descrive a meraviglia questa festa. Molte comunque le sue grandi opere, tanto che è stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Ha pure poi ricoperto per il proprio Paese incarichi di primo piano diplomatici e politici. Se i vostri bambini non hanno ancora studiato nulla a scuola, mentre preparate l’albero di Natale, provare voi a recitare loro questi versi e a farli sognare prima di poter aprire, la notte della Vigilia, i loro attesi regali:
Il giorno di Capodanno
Il primo giorno dell’anno
Lo distinguiamo dagli altri
come
se fosse
un cavallino
diverso da tutti
i cavalli.
Gli adorniamo
la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore
che scende da una stella.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo.