Natale: la leggenda del bastoncino di zucchero a strisce

Vi sarĂ  di certo capitato nel corso della vostra vita, di assaggiare il bastoncino di zucchero a strisce tanto presente nelle fiere e durante le feste in piazza, ma anche in qualunque pasticceria che produca pure leccornie per i piĂ¹ piccoli. Eppure la sua storia non è nuova ed è legata, indissolubilmente, al Natale. Ricco di simboli e adorato per il suo sapore, assaggiandolo rilascia giĂ  un gustoso tocco di menta che piace praticamente a tutti.

Tutto perĂ² parte come al solito da una leggenda non a ognuno nota, ma sicuramente molto carina  e dedicata ai piccoli che attendono con tanta gioia il Natale. Il bastoncino di zucchero, quindi, sarebbe stato creato da un dolciaio che aveva studiato un modo per ricordare GesĂ¹ alle persone. Ecco perchè questo piccolo e saporito alimento, conserva in sè significati profondi e in buona parte legati alla religione cristiana.

Se credete che il significato racchiuso nel suo impasto sia uno solo, perĂ² vi sbagliate, perchè quello che si cela dietro il bastoncino di zucchero è davvero tutto da scoprire. In primo luogo, quindi, rappresenta GesĂ¹ che nella vita di ognuno dovrebbe essere solido come una roccia, la stessa sulla quale si poggiano in fondo le nostre vite.

Ancora, avrete di certo fatto caso piĂ¹ di una volta, che mostra la classica forma a “J”. Ebbene questa sta per Jesus o GesĂ¹, ma per i piĂ¹ attenti osservatori puĂ² essere legato pure alla forma di un bastone da pastore. Perchè tutto questo? Perchè Lui è da sempre la nostra guida e spiritualmente bisogna affidarsi al suo insegnamento. Questo, è chiaro, non vuol dire che se la vostra religione è differente non potete gustare tale bastoncino senza pensare alla storia che si cela dietro.

E’ in prevalenza di colore bianco e questo rappresenta la purezza e l’assenza del peccato. Intorno presenta delle strisce rosse legate al sangue di Cristo versato per i nostri peccati. Cosa significano, invece, le strisce sottili che lo rappresentano? Sarebbero i segni lasciati dalle frustate che GesĂ¹ ricevette dai soldati romani per ordine di Ponzio Pilato. Neppure il sapore è casuale e ricorda l’issopo che è una pianta aromatica usata nel vecchio testamento per purificare.

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