Come vivono la tradizione del Natale, Paesi diversi dal nostro per credenze e tradizioni, come ad esempio la Grecia e l’Egitto? Nel primo luogo, è interessante innanzitutto scoprire come viene festeggiata la Vigilia, cioè il 24 dicembre. In questo giorno, infatti, ci si diverte tra canti e musiche di tamburelli e triangoli in un mix tanto suggestivo quanto coinvolgente. Come in Italia non mancano i doni da scambiare e lo stesso vale per il 25 dicembre e il primo gennaio. In più, piccoli regali vengono portati pure alle persona più povere per permettere loro di trascorrere un momento maggiormente felice. Famiglie e amici si riuniscono e mangiano fichi secchi, dolci, noci e il Chrisopsomo, un tipico pane speziato greco.Nelle varie case, poi, non di rado, passano i sacerdoti, usanza che invece da noi si è quasi del tutto perduta e benedicono le varie dimore dei fedeli.
In Egitto, invece, il Natale si festeggia il 7 dicembre e l’Avvento dura per circa 40 giorni, durante i quali n0n è possibile mangiare carne e latte. Di solito si fa visita agli amici e ai vicini di casa e si portano in omaggio biscotti da accompagnare con una bevanda tipica, il Kaik. Non da meno il periodo natalizio in Svezia, che ricordiamo è un posto dove il buio regna per diversi mesi e la popolazione aspetta con gioia l’arrivo della luce, che diventa così con un significato anche spirituale.
Questi giorni di luce sono carichi di partecipazione e si inizia, infatti, già il 13 dicembre con la festa di Santa Lucia a vivere con uno spirito rinnovato: una bambina deve indossare un abito bianco e una corona di candele, e deve poi svegliare le famiglie che dormono e mangiare con loro la colazione a base di torta e caffè.Durante il pranzo di Natale svedesesi mangia tanto maiale arrosto e tanta Torta di Natale e la tradizione si ripete anno dopo anno.