Nel periodo natalizio quando avete più tempo libero e i bambini tornano da scuola con la voglia di recitare le ultime poesie imparate, cogliete l’occasione per raccontare loro qualche fiaba delle feste e li vedrete di certo felici. Eccone una dal titolo “gli Scarponi“:
“Era la vigilia di Natale. Una bimbetta pallida e scarna, vestita di cenci, si aggirava per le vie luminose della citta’ chiedendo l’elemosina ai passanti che, frettolosi, neanche le badavano. Si chiamava Celestina. Era rimasta orfana a soli sette anni, e coloro che l’avevano raccolta la obbligavano a mendicare tutto il giorno e la picchiavano senza pieta’ se, rincasando, non portava un bel gruzzolo di denari.Quella sera la povera bimba, era anche piu’ triste del solito e si sentiva piu’ che mai sola ed estranea, tra quella folla lieta, tra quelle vetrine rigurgitanti di belle cose. Sapeva che quella notte il Bambino Gesu’ avrebbe portato giocattoli e dolci a tutti i bambini meno che a lei. Infatti come avrebbe potuto Gesu’ ricordarsi dell’umile Celestina, con tanti bambini che c’erano al mondo? E se poi, nella sua bonta’ divina, Egli le avesse voluto portare qualche dolce o qualche giocattolo, dove l’avrebbe deposto? Celestina non possedeva neanche un paio di scarpette da preparare sotto la cappa del camino. Pensando a questo, la bimba si trascinava di mala voglia verso la sua povera dimora, dove non c’era nessuna persona cara ad attenderla, quando, passando davanti al negozio d’un calzolaio, si fermo’. Sopra un banco stavano allineate tante scarpe d’ogni dimensione e d’ogni forma, e il padrone, di tutta quella merce, invece di sorvegliarla, stava dormicchiando in un angolo della bottega.Celestina non seppe resistere alla tentazione: con un rapido gesto afferro’ il primo paio della fila, che per combinazione erano scarponi da uomo, fuggi’ con la refurtiva, stringendosela al petto.