Il periodo natalizio è magico e, per questo nel corso degli anni, complici l’atmosfera gioiosa e la voglia di dimenticare le noie quotidiane, sono nate tutta una serie di leggende che coinvolgono gran parte dei Paesi del mondo. Sotto l’albero mentre si scartano i regali la notte del 24 dicembre o nel periodo immediatamente precedente quando si sistemano in casa le decorazioni e si arricchiscono i cesti di Natale, si sono moltiplicati i racconti per bambini con una serie di protagonisti fiabeschi. Si comincia da quello legato al vischio. Si dice, infatti che il figlio del dio Odino fu ucciso dal rivale con una freccia fatta con un ramo di agrifoglio. Le lacrime della moglie si trasformarono in bacche bianche tinte di rosso dal sangue del marito.
In Svezia, invece, le leggende di Natale rivivono attraverso gli addobbi che arricchiscono le pareti domestiche. Ecco, quindi, che spuntano pupazzetti di buon augurio, Santa Claus con la slitta, pupazzi di neve, oltre che i classici biscotti allo zenzero. Da queste parti, è molto importante la festa del 13 dicembre. In tale periodo, infatti, la figlia maggiore si veste come Santa Lucia, ricordata in tale giorno e indossa una tunica bianca e una cintura rossa. In testa, invece, sistema una corona con delle candele accese e porta un vassoio con dei dolci da offrire all’intera famiglia.
Tra le credenze e tradizioni del Natale, poi, non manca quella Argentina, dove a dicembre la bella stagione è nel suo pieno svolgimento. In tali giorni si gusta l’asado, la carne alla griglia e si sceglie di consumarla in giardino. Si brinda, quindi, con lo spumante e si aspetta che i Re Magi, portino i loro doni per i più piccoli. Per questo i bambini sono soliti mettere uno scarpone fuori dalla porta che faccia da contenitore, ma anche dell’acqua fresca e dell’erba per i cammelli.