Siete vittime o carnefici? Avete incartato voi un dono già aperto in precedenza per i vostri amici e parenti, oppure siete certi di averlo ricevuto? Quella del regalo riciclato, in sè non è una bellissima abitudine, ma in tempi di crisi economica e di mancanza di idee oserei dire, si è moltiplicata a dismisura. Fino a quando il destinatario del cadeau “vecchio” non si accorge del fatto, tutto procede liscio ma esistono una serie di controindicazioni. La prima e più tragica, è quella del dimenticarsi che quell’oggetto poco gradito era stato acquistato proprio dalla persona che adesso lo sta ricevendo di nuovo ed, in quel caso, è davvero imbarazzante riuscire a sistemare “l’incidente diplomatico”. Un altro punto a sfavore della pratica, è quello della mancanza di gusti: si, perchè se un oggetto da voi non è stato gradito, vuol dire che non è particolarmente bello, per cui è molto probabile che non piacerà neppure ad altri e voi sarete etichettati come coloro che hanno un dubbio senso dell’estetica. E’ altrettanto certo, però, che quello di scartare dei “pensierini” sotto l’albero di Natale, deve essere un piacere e non l’ennesima fonte di stress per paura del giudizio altrui.
Il consiglio, a questo punto può essere questo: si al risparmio, ma se proprio qualcosa non vi piace, non sperate che gli altri abbiano dei gusti peggiori dei vostri. Se proprio non volete passare da un negozio, tentate almeno di personalizzarlo e di renderlo più gradevole. Aggiungete anche un pensiero ed una carta da regalo natalizia bella da vedersi. Questa regola, ovviamente, è valida durante tutto l’anno, perchè trascorso il Natale, ci saranno di certo altre mille occasioni per scegliere un regalo, a partire dai compleanni.
Ma come si riconosce un regalo riciclato? Di solito non è mai qualcosa di bello, altrimenti nessuno penserebbe a disfarsene, ma non di rado è piuttosto bizzarro e magari dai colori pacchiani. Ci sono pure i fortunati però: quelli che si ritrovano con un bellissimo accessorio, solo perchè il primo destinatario aveva ricevuto un doppione.