Lo scorso anno è stato un successo al cinema in versione tridimensionale: l’ormai noto A Christmas Carol, resta una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens dedicate al magico periodo di festa in arrivo. Conosciuto anche come Canto di Natale, Cantico di Natale o Ballata di Natale, fa parte di una serie di testi a tema con una collezione di racconti per bambini e non. All’interno dei The Christmas Book, in pratica si trovano oltre allo stesso Canto, anche Le Campane, L’uomo visitato dagli spettri, Il grillo sul caminetto e La lotta per la vita.
Il racconto dal sapore leggendario introduce il lettore in un mondo fantastico, tra luci colorate, decorazioni, alberi di Natale e canti tradizionali, attraverso un viaggio sulla conversione dell’arido e tirchio Ebenezer Scrooge, sempre triste e nervoso che si mostra disilluso nei confronti della vita. Non vuole assolutamente trascorrere la notte della vigilia a scartare regali con i parenti, ma preferisce rimanere da solo in casa a contare i suoi risparmi e a pensare a come fare crescere una piccola azienda, dove non accende neppure i riscaldamenti per non sprecare denaro.
Proprio nella notte di Natale, mentre sta per andare a riposare viene quindi visitato da tre spettri i quali vengono annunciati dal defunto amico collega Marley. Insomma un racconto dai tratti cupi, ma dai risvolti legati alla povertà, allo sfruttamento minorile, all’analfabetismo e ai valori più tradizionali della famiglia. Nel primo caso, si parla della Poverty Law (Legge contro la povertà) che le classi abbienti hanno ideato per mettere a tacere le loro coscienze e, possibilmente intascare pure qualcosina. Dickens denuncia tutto questo in modo velato, attraverso il suo racconto. All’uomo si mostrerà lo spirito del Natale passato facendogli vedere l’infanzia e la giovinezza e tutte le occasioni perdute. Arriverà, poi, lo spirito del Natale presente che gli mostra come stanno festeggiando tra amore e felicità i familiari del suo dipendente, nonostante abbiano un figlio malato. Lo spirito del Natale futuro, infine, racconta di un vecchio tirchio che alla morte viene deriso da tutti e non rispettato. Questi incontri sconvlgeranno profondamente il protagonista della storia, che vivrà un totale ravvedimento e diventerà allegro e buono, come le più classiche favole di Natale.