Il Natale mette d’accordo i cuori di tutto il mondo e da sempre gli artisti sono stati ispirati dalla festa. Sono nate così leggende, poesie, canzoni e chi più ne ha più ne metta e nel tempo sono diventate pure note. Lo stesso vale, ad esempio, per la leggenda della nascita delle stelle, di origine cinese, che è amatissima dai bambini di ogni dove. Se è vero che c’è chi non sopporta il Natale e non vede l’ora che passi, i più restano con un animo sognatore e romantico e in questo periodo sono particolarmente ricettivi a tutte le storie che raccontano dell’amore che muove il mondo e della rinascita, dell’evoluzione che è poi un simbolo della festa. Non esiste una età specifica per appassionarsi alle favole, soprattutto se sono legate alle settimane della fine dell’anno.
Il Signore dell’Eternità aveva creato il giorno e la notte. E la notte era così buia che nessuno osava avventurarsi in quel nero spaventoso.
Una volta un bimbo si svegliò prima dell’alba e cercò la madre annaspando con le manine.
Non sentì il corpo tenero accanto al suo e l’ansia e il dolore lo gettarono dal lettino.
Fece qualche passo, riuscì a trovare la porta di casa, uscì.
All’aperto, il buio era ancora più fitto.
Il Genio dell’aria, che vede la Terra anche quando è avvolta nelle tenebre, volle aiutare il piccolo e si recò dal Fuoco..
Un bimbo cerca la sua mamma e cammina nel buio. Accendi un lume affinché non si perda!
Il Fuoco si commosse e diede una lampada a ciascuno dei suoi molti figli.
Poi disse:
Recatevi a passeggiare nel cielo.
I ragazzi ubbidirono felicissimi della novità.
Il piccolo bimbo della Terra vide così tanti lumicini spra di sé: le stelle.
Qualche volta la mogliee del Fuoco esce a sovegliare suoi figlioli con una grossa lampada tenda; la Luna