Mi ricordo delle favole lette da bambina, dei racconti popolari e della saggezza degli anziani. Tutti collegavano il Natale non solo a Gesù Bambino e Santa Claus, ma anche alla neve. Peccato che dimenticavano di dirmi che certi “privilegi” sono concessi soltanto a chi vive in aree fredde e non certo a me che abitavo al Sud. Nel tempo mi sono spostata per lavoro, ma non tanto da trovare tutto imbiancato, almeno per il 25 dicembre.
Quest’anno poi ho creduto quasi di trovarmi in Australia e la mattina di Natale, le temperature erano talmente miti che non ho avuto bisogno del cappotto per uscire fuori. Una alternativa che, devo dire, mi è piaciuta molto ma spero un giorno che la neve cada proprio per la nascita di Gesù Bambino, come da vera tradizione. Devo dire la verità : tantissimi anni fa, questa eventualità si è verificata e pensate che mi trovavo in Sicilia.
Ero piccola e proprio ad ora di pranzo ho notato fuori qualche fiocco. E’ durato poco però e non credo che si sia formato un manto bianco all’esterno. Raramente in vita mia ho potuto godere, quindi, di uno spettacolo del genere e di certo non era Natale. In ogni caso la mia idea romantica della festa mi porta comunque ad attenderla, invano, ogni volta. Giusto per farmi contenta, è possibile che la neve cadrà in queste ore, visto che la colonnina di mercurio è scesa fin troppo, ma la festa è appena passata e sembra quasi una burla. Meglio per Babbo Natale che con le sue renne questa volta, non ha dovuto soffrire il gelo più di tanto e consegnare i regali in tutta tranquillità . Con la sua veneranda età non è prudente uscire quando il tempo è brutto, potrebbe ammalarsi, ma lui non si tira certo indietro del resto.