Ritornare al passato, anzi viverlo giorno per giorno. Il Presepe Vivente di Custonaci, in provincia di Trapani, non è solo una “recita” che riproduce la Natività e la vita dei pastori ai tempi della nascita del Bambinello, ma è un modo di vedere il quotidiano, di inizio secolo, della comunità locale. Molti degli attori, seppure con le dovute differenze, ancora oggi vivono di artigianato e nella zona svolgono gli stessi mestieri, aiutati dalla moderna tecnologia. In questo modo è possibile fare un salto nel tempo di un’oretta e non sentire che c’è qualcosa che non va, non vederlo come falso. Fino al prossimo 30 dicembre e il 5 e il 6 gennaio 2013, sarà possibile recarsi in questa cittadina del trapanese e scrutare il falegname, il panettiere, la vecchina pronta a cucire gli abiti, il pescivendolo e così via dicendo, pronti a mostrare la propria arte.
Il primo ingresso è alle 16 e noi siamo andati invece al secondo. Per quanto riguarda il costo del biglietto è di cinque euro direttamente al botteghino e di quattro e cinquanta on line. Il percorso è obbligatorio e dura un’oretta, ma se vi sentite stanchi potrete ritrovare energie allo stand culinario all’uscita. Certo in questi giorni non sarete di certo deperiti, ma come resistere ai cannoli, alle tipiche cassatelle o alle “sfince” ricoperte di zucchero e cannella?
Io non ci sono riuscita ad esempio e non sono una golosa. Ora se volete saperlo, un pò mi sento in colpa però nel periodo natalizio è fin troppo facile strafare. Custonaci è addossato ad una serie di montagne di marmo e grotte ed è ancora più suggestivo il presepe in un contesto del genere. Di fronte il mare, selvaggio in inverno, affollato in estate ma destinato comunque a riempirsi di turisti per un motivo o per un altro. Custonaci emoziona ogni volta, meglio ancora se non troppo affollato e la magia si ripete.
Photo Credit: Francesca Spanò